Quando si parla di altoparlanti Bluetooth portatili, pochi marchi riescono a reggere il confronto con JBL. Design robusto, autonomia eccellente e qualità audio sopra la media hanno reso famosi dispositivi come JBL Charge 4 e JBL Charge 5. Ma tra il modello storico e il suo successore, quali sono le reali differenze? Vale davvero la pena orientarsi sul Charge 5 o il Charge 4 resta ancora un’opzione validissima?
Per capirlo, bisogna analizzare da vicino ogni dettaglio: dal design alle prestazioni audio, passando per l’autonomia, la connettività e le certificazioni di resistenza. Andiamo a scoprire chi vince questo duello tra giganti compatti del suono.
Design: evoluzione senza stravolgimenti

Dal punto di vista delle dimensioni, JBL Charge 5 e JBL Charge 4 sono praticamente identici.
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Charge 5: 22 x 9,6 x 9,3 cm
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Charge 4: 22 x 9,5 x 9,3 cm
Anche il peso è simile: 960 grammi per il Charge 5 contro 965 grammi del Charge 4. Differenze impercettibili nell’uso quotidiano.
A livello estetico, però, i cambiamenti ci sono. Il logo JBL sul Charge 5 è molto più grande e integrato nella trama della cassa, mentre sul Charge 4 è più piccolo, incastonato su un’etichetta rossa. Inoltre, il Charge 5 adotta un design più pulito e lineare, con angoli più dolci e una finitura leggermente più moderna.
Anche l’indicatore LED cambia: sul Charge 4 è composto da cinque punti luminosi, mentre sul Charge 5 è una sottile linea orizzontale che rende l’aspetto complessivo ancora più minimalista.
Sul retro dei dispositivi si trovano le principali differenze funzionali: il Charge 4 offre una porta jack da 3,5 mm che consente di collegarlo via cavo a sorgenti audio, mentre il Charge 5 ha abbandonato questa soluzione, mantenendo solo la porta USB-C per la ricarica e la USB-A per la funzione powerbank.
Qualità audio: miglioramenti più sottili del previsto
Il comparto sonoro è quello su cui si concentrano maggiormente le aspettative quando si parla di aggiornamenti di modelli già affermati.
Il JBL Charge 5 ha una potenza totale di 40W, suddivisi in:
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30W per il woofer
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10W per il tweeter dedicato
Il JBL Charge 4 invece offre 30W totali da un singolo driver senza separazione tweeter-woofer.
Sulla carta, questo significa una resa più definita e dettagliata degli alti e medi per il Charge 5. E in effetti, il nuovo modello presenta una maggiore chiarezza nelle frequenze alte, con voci più nitide e strumenti più separati.
Tuttavia, nella pratica quotidiana, la differenza di qualità audio non è rivoluzionaria. Entrambi offrono bassi potenti, buone prestazioni sulle medie frequenze e volumi elevati senza grandi distorsioni fino a circa l’80-85% del volume massimo. Superata questa soglia, sia il Charge 4 che il Charge 5 tendono a introdurre una lieve distorsione, segno che le differenze costruttive, seppur esistenti, non si traducono in un salto abissale nella qualità percepita.
La risposta in frequenza rimane identica: 60 Hz – 20 kHz in entrambi i modelli.
Autonomia: la vera stabilità di casa JBL
Uno degli aspetti più apprezzati delle casse JBL della serie Charge è la durata della batteria, e anche qui si conferma una perfetta coerenza.
Sia il Charge 5 che il Charge 4 offrono:
20 ore di autonomia dichiarata con uso moderato.
In condizioni reali, l’autonomia si attesta generalmente tra le 11 e le 12 ore a volumi medio-alti, variabile ovviamente a seconda del tipo di utilizzo e se si sfrutta contemporaneamente la funzione powerbank.
La ricarica completa richiede circa 4 ore per entrambi i modelli tramite porta USB-C.
In pratica, sotto questo profilo, non si registrano miglioramenti sostanziali passando da un modello all’altro.
Resistenza: dal semplice impermeabile al completamente protetto

Un’area dove il Charge 5 compie un vero passo avanti è nella resistenza.
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JBL Charge 4: certificazione IPX7, che garantisce la resistenza all’acqua fino a un metro di profondità per 30 minuti, ma non offre protezione dalla polvere.
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JBL Charge 5: certificazione IP67, che aggiunge alla protezione contro l’acqua anche la resistenza completa alla polvere.
Questo significa che il Charge 5 è più adatto ad ambienti estremi come spiagge, cantieri o zone particolarmente polverose. Un upgrade importante per chi intende portare la musica davvero ovunque senza compromessi.
Connettività: aggiornamento obbligato ma limitante
Entrambi i modelli supportano la connessione multipla con altri altoparlanti JBL, ma utilizzano protocolli diversi.
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Charge 5: compatibile con JBL PartyBoost, la nuova tecnologia per collegare più dispositivi JBL recenti.
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Charge 4: utilizza JBL Connect+, standard precedente compatibile con oltre 100 dispositivi della gamma più vecchia.
Purtroppo, PartyBoost e Connect+ non sono compatibili tra loro. Questo significa che un Charge 5 non può essere collegato a un Charge 4 per creare un sistema stereo o una rete di speaker.
Sul fronte Bluetooth, il Charge 5 monta la più recente versione 5.1, mentre il Charge 4 si ferma alla 4.2. Il nuovo standard garantisce:
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Connessioni più rapide
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Maggiore stabilità
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Migliore efficienza energetica
Un miglioramento tecnico concreto, anche se non sempre percepibile nell’uso di tutti i giorni.
Altre caratteristiche: microfono assente su entrambi
Né il Charge 5 né il Charge 4 dispongono di microfono integrato, quindi non possono essere utilizzati come vivavoce per le chiamate.
Si tratta di una scelta precisa da parte di JBL, che preferisce concentrare questi dispositivi esclusivamente sulla qualità sonora e sulla robustezza.
Entrambi offrono la funzione PowerBank, che permette di ricaricare smartphone o altri dispositivi tramite la porta USB-A durante l’ascolto della musica. Una comodità non da poco in viaggio o durante lunghe giornate all’aperto.
Versatilità d’uso: per chi è pensato ciascun modello

La filosofia di utilizzo di questi due speaker è simile, ma con sfumature diverse.
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JBL Charge 5 è perfetto per chi vuole la massima protezione, la migliore qualità audio possibile nel formato Charge, l’integrazione futura con dispositivi PartyBoost, e un design più moderno.
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JBL Charge 4 resta una scelta validissima per chi cerca un dispositivo compatibile con una rete Connect+ già esistente, desidera la connessione via cavo tramite jack 3.5mm e apprezza l’affidabilità collaudata.
Entrambi sono ideali per l’uso outdoor, feste, viaggi, e in qualsiasi situazione serva uno speaker portatile resistente e dalla lunga durata.
Conclusione: JBL Charge 5 è il miglior successore, ma senza rivoluzioni
Guardando il quadro completo, il JBL Charge 5 è superiore al JBL Charge 4, anche se non stravolge l’esperienza d’uso.
Con un suono leggermente più dettagliato, una protezione IP67 completa contro polvere e acqua, Bluetooth 5.1 e una compatibilità aggiornata con la nuova rete PartyBoost, il Charge 5 rappresenta il futuro della serie Charge.
Nonostante le differenze con il Charge 4 non siano clamorose su tutti i fronti, la somma dei miglioramenti lo rende il modello da scegliere oggi se si vuole il massimo in termini di prestazioni, robustezza e compatibilità futura.
Chi cerca un altoparlante affidabile, potente e pronto ad accompagnare ogni avventura dovrebbe puntare senza esitazione sul JBL Charge 5. Perché quando si tratta di portare la musica ovunque, la scelta migliore è quella che non ti lascia compromessi.


