Hai mai avuto la sensazione che la tua smartband sia diventata… troppo smart? Oppure, al contrario, che non faccia mai abbastanza? Ecco, è proprio questa la sensazione che ci ha spinti a confrontare Redmi Watch 5 Lite e Xiaomi Smart Band 9. Perché a volte il vero problema non è cosa scegliere, ma perché sceglierlo. Sembrano simili, sono della stessa famiglia, ma hanno filosofie completamente diverse.
Uno è un orologio vero e proprio, con schermo grande, pulsante, microfono e altoparlante. L’altro è una band elegante, sottile, con l’essenziale. Abbiamo voluto metterli alla prova come si fa con i dispositivi che devono durare mesi, forse anni, al polso. Dormirci, allenarci, gestire notifiche, usare l’app, dimenticarli addosso e scoprire se ci manca qualcosa.
Spoiler? Non è una questione di “più è meglio”. È una questione di come convivono con noi. E in questa convivenza quotidiana, fatta di piccoli gesti e abitudini ripetute, le differenze diventano enormi.
Estetica e costruzione: lo stile non è solo un dettaglio
Già dal primo sguardo, è come scegliere tra due approcci completamente diversi. Il Redmi Watch 5 Lite ha un design squadrato, più deciso, con uno schermo ampio e un aspetto che si fa notare. Non passa inosservato, anche grazie al corpo in plastica lucida che, però, tende a graffiarsi con facilità se non lo tratti con cura.
La Xiaomi Smart Band 9, invece, è come quel braccialetto che ti dimentichi di avere al polso: sottile, leggera, elegante, con una cornice in alluminio che sorprende per il tocco premium. Non sembra affatto un gadget economico, anzi.
Se hai un polso piccolo, probabilmente apprezzerai la leggerezza e la discrezione della Band 9. Ma se vuoi qualcosa che sembri davvero uno smartwatch, con un po’ di presenza scenica, allora il Watch 5 Lite è quello che cerchi.
Il pulsante fisico del Watch 5 Lite è una benedizione: per spegnere o tornare indietro basta un click. Con la Band 9, ogni azione è touch e anche accenderla richiede il collegamento al caricatore. Non proprio comodissimo.
Display: AMOLED sì, ma cambia tutto
Sì, entrambi usano pannelli AMOLED. Ma quello del Redmi Watch 5 Lite è più grande, da 1,96 pollici, con una risoluzione che offre dettagli nitidi e un’interfaccia ampia, comoda da leggere anche mentre si corre.
La Smart Band 9 non è da meno in termini di qualità: 1,74 pollici, più allungato, 1000 nit di luminosità massima e un display perfettamente leggibile all’aperto. In più, ha una caratteristica fondamentale che manca al Watch 5 Lite: il sensore di luminosità automatica.
Regolare lo schermo del Watch 5 Lite ogni volta che si passa da interno a esterno può diventare fastidioso. La band lo fa da sola, senza che tu debba pensarci. E lo fa bene.
Entrambi supportano l’always-on display, e la frequenza a 60 Hz li rende piacevoli da usare, senza scatti o rallentamenti. Ma se ti interessa la leggibilità in tutte le condizioni, la Band 9 riesce a mantenere una marcia in più sotto il sole.
Autonomia: chi dura di più?
Non è una gara a chi resiste di più, ma… quasi. Il Redmi Watch 5 Lite arriva a circa 12-13 giorni con uso misto, anche con GPS attivo e notifiche. Mica male per un dispositivo con schermo grande e sensori avanzati.
La Xiaomi Smart Band 9, però, spinge ancora oltre: con lo stesso tipo di utilizzo, può arrivare tranquillamente a 15 giorni. E in modalità risparmio, anche più. Non si ferma mai, davvero.
Entrambi si ricaricano con un connettore magnetico comodo e veloce. Niente ricarica wireless, certo, ma il sistema è stabile e affidabile. Se già possiedi un dispositivo Xiaomi, probabilmente puoi usare lo stesso caricatore.
Sensori e monitoraggio: tutto quello che serve (o quasi)
A livello di sensori, non c’è molto da dire: entrambi offrono cardiofrequenzimetro, saturazione dell’ossigeno, monitoraggio del sonno e dello stress, e accelerometro. Il necessario, insomma.
La Smart Band 9 aggiunge un giroscopio, che migliora la precisione del conteggio passi. Ma attenzione: entrambi i modelli ogni tanto registrano passi anche quando non ci si muove davvero. Tipico problema dei wearable economici, e difficile da evitare.
La rilevazione della frequenza cardiaca è accurata e stabile, anche durante l’attività fisica. E il sonno viene tracciato in modo dettagliato, con suddivisione tra fasi leggere, profonde e REM.
La saturazione dell’ossigeno nel sangue resta una stima, utile solo per un monitoraggio indicativo. Non sostituisce un dispositivo medico, e non dovrebbe nemmeno provarci.
GPS e attività sportiva: si può fare di più
Sia la Band che il Watch hanno un modulo GNSS compatibile con cinque sistemi di posizionamento. L’aggancio è rapido e il tracciamento è affidabile nella maggior parte dei casi, anche se nelle aree con molti edifici il percorso può diventare impreciso.
Non c’è supporto per la doppia banda né per l’importazione di tracciati GPX. Se fai trail running o ciclismo a livelli avanzati, ti mancherà qualcosa.
Tuttavia, le modalità sportive sono tantissime: oltre 150 attività tracciabili, dal nuoto al padel. Ma mancano strumenti avanzati come la corsa con “lepre virtuale” o il collegamento con sensori esterni.
Per chi si allena con costanza ma senza manie da atleta, entrambi i dispositivi offrono il necessario. Il Watch 5 Lite, con lo schermo più grande, è però più facile da leggere durante l’attività.
Funzioni smart: qui il Watch 5 Lite gioca in un altro campionato
Se c’è un ambito in cui la differenza è netta, è questo. Il Redmi Watch 5 Lite ha microfono e altoparlante. La Band 9 no. Punto. E questo cambia tutto.
Si possono ricevere e fare chiamate dal polso, senza dover tirare fuori lo smartphone. Non è una funzione che userai ogni giorno, ma quando serve… fa la differenza.
C’è anche il supporto ad Alexa. Non sarà l’assistente più intelligente del mondo, ma risponde a domande, controlla la smart home e ti dà le previsioni del tempo.
La Smart Band 9 mostra solo notifiche. Nessuna risposta rapida, nessuna chiamata, niente assistente vocale. Per molti basterà. Ma se vuoi qualcosa in più, il Watch 5 Lite è un altro livello.
Interfaccia e compatibilità: esperienze molto simili
Entrambi i modelli girano su HyperOS, il nuovo sistema di Xiaomi. Animazioni fluide, interfaccia chiara, possibilità di personalizzazione con tante watchface disponibili.
Sono compatibili sia con Android che con iPhone, senza limitazioni evidenti. Puoi sincronizzare i dati, aggiornare il firmware, impostare routine e ricevere notifiche.
C’è la connessione con Strava e app fitness di terze parti, anche se la sincronizzazione non è sempre rapidissima.
Manca ancora una vera modalità multitasking. Se stai usando il cronometro, ad esempio, non puoi tornare a vedere altre funzioni contemporaneamente. Dettagli, certo, ma che si notano col tempo.
Conclusione: il Redmi Watch 5 Lite è quello che ci ha convinti di più
Non ci sono dubbi. Il Redmi Watch 5 Lite è il dispositivo più completo tra i due. Offre tutto quello che ti aspetti da uno smartwatch moderno, più qualche bonus che fa piacere avere: chiamate, Alexa, schermo ampio, buona autonomia.
La Xiaomi Smart Band 9 è bella, leggera, ha uno schermo fantastico e dura a lungo. Ma alla fine della giornata, ti accorgi che manca qualcosa. Non ti accompagna davvero in tutto, si ferma un po’ prima.
Il Watch 5 Lite riesce a essere utile anche quando non stai facendo sport. Anche quando sei in chiamata. Anche quando stai semplicemente cucinando e vuoi chiedere qualcosa ad Alexa.
E se un dispositivo da polso riesce a farsi notare anche nei momenti in cui non lo stai usando per allenarti, allora sì, ha vinto lui.