Hai mai avuto la sensazione che scegliere un paio di auricolari Bluetooth sia diventato più difficile che prenotare un volo last minute? Con tutte le sigle, le modalità smart, le app, le compatibilità… ci si perde. E allora tanto vale tagliare corto: AirPods 4 contro Beats Studio Buds Plus, ovvero due auricolari diversi, ma entrambi figli della stessa Apple.
Ma se pensi che siano simili solo perché arrivano dallo stesso quartier generale, sbagli di grosso. Gli AirPods 4 portano avanti la filosofia “mettili e dimenticateli”, con un design aperto, intelligente, e un’integrazione con iPhone che rasenta la telepatia. I Beats Studio Buds Plus, invece, sono più classici, più isolanti, più spinti musicalmente, con una firma sonora che ti prende dritto nello stomaco.
L’abbiamo messa sul campo, questa sfida. Abbiamo indossato entrambi per giorni, in treno, in strada, durante le chiamate e sotto la pioggia. Ecco cosa abbiamo scoperto davvero.
Comfort e indossabilità: apertura o isolamento?

È la prima cosa che noti appena li indossi. Gli AirPods 4 non hanno gommini, non entrano fino in fondo, non ti isolano. E per molti, questo è un bene. Ti dimentichi di averli addosso, senti i rumori intorno in modo naturale, e se ti danno fastidio gli in-ear classici, qui vai sul sicuro.
I Beats Studio Buds Plus invece ti chiudono nel loro mondo. Con quattro taglie di gommini, si adattano perfettamente e ti isolano già da spenti. Ma se non sopporti la sensazione di tappo nell’orecchio, sappi che dopo un’ora potresti volerli togliere.
Il comfort degli AirPods è impareggiabile se ami la leggerezza. Ma se vuoi concentrarti, i Beats non ti fanno entrare nemmeno una vocina.
Controlli: pinch contro clic
Non tutti i controlli touch sono uguali. Sullo stelo degli AirPods 4 i comandi a pinch sono precisi, intuitivi, e finalmente aggiungono anche funzioni inedite come il riconoscimento dei movimenti della testa per Siri. Eleganti, moderni, e senza il rischio di attivarli per sbaglio.
I Beats Studio Buds Plus restano old school: pulsanti fisici. E c’è chi li ama, perché clicchi, senti, non sbagli. In più puoi regolare anche il volume direttamente da lì, cosa che negli AirPods manca del tutto.
Minimalismo da una parte, controllo completo dall’altra. Tu da che parte stai?
Qualità del suono: chiarezza o spinta?

E qui inizia il vero dilemma. Perché parliamoci chiaro: gli AirPods 4 suonano bene, ma sono pensati per un ascolto neutro, chiaro, senza esagerazioni. Le voci sono cristalline, ma se ami i bassi profondi, ti sembreranno troppo “leggeri”.
I Beats Studio Buds Plus invece non si nascondono: i bassi ci sono, e si sentono eccome. Il suono è più ricco, più pieno, più coinvolgente. Ti sembra quasi di stare in una stanza chiusa con gli strumenti. Gli alti sono vivaci, i medi caldi, e con l’ANC attivo la resa si compatta, diventa più immersiva.
Se ami sentire ogni sfumatura di una voce, AirPods 4 ti piaceranno. Ma se cerchi una botta di energia, i Beats vincono facile.
Cancellazione attiva del rumore: chi ti chiude fuori dal mondo?
Ecco il punto più sorprendente. Gli AirPods 4 riescono ad attivare una buona ANC nonostante il design aperto. Riescono a tagliare via rumori costanti, tipo condizionatori o rumori del traffico, ma restano comunque permeabili all’ambiente. E in certe situazioni, può anche essere un bene.
I Beats Studio Buds Plus sono costruiti per isolare. Punto. Il design in-ear + l’ANC attivo ti crea uno scudo intorno. Ideali in metropolitana, in ufficio, in volo. E quando li togli, la differenza è quasi shock.
Se vuoi sentire anche quello che succede intorno, gli AirPods ti proteggono senza esagerare. Ma se vuoi il silenzio, i Beats sono nettamente più efficaci.
Funzioni smart e app: chi ti fa giocare di più?

Gli AirPods 4 vivono dentro iOS come se fossero nati insieme. Riconoscimento automatico, audio spaziale con tracciamento della testa, Siri sempre pronto, Find My integrato. È come se leggessero la tua mente.
I Beats Studio Buds Plus hanno un’integrazione molto buona, ma non totale. Niente rilevamento dell’orecchio, meno funzioni esclusive, niente tracciamento dinamico. In cambio, però, c’è l’app Beats anche per Android, che ti lascia personalizzare i controlli, aggiornare il firmware e trovare l’auricolare perso.
Se hai un iPhone, gli AirPods 4 sono un’estensione del sistema. Ma se ti piace essere più flessibile, i Beats ti seguono anche su Android.
Microfoni e chiamate: chi ti fa sentire meglio?
Anche se pochi lo ammettono, gli auricolari servono anche per telefonare. E qui gli AirPods 4 si comportano da professionisti. Microfoni beamforming, cancellazione del rumore ambientale, voce naturale anche in ambienti caotici. Ti capiscono anche se stai urlando in mezzo alla strada.
I Beats Studio Buds Plus fanno il loro dovere, ma in ambienti rumorosi la voce perde definizione, e il suono in uscita è meno caldo, più metallico. Perfetti per chiamate brevi, meno per videochiamate lunghe in ambienti difficili.
Chi lavora o telefona tanto, dovrebbe puntare sugli AirPods.
Autonomia e ricarica: chi tiene il passo?
I Beats Studio Buds Plus vincono sulla carta: 8 ore con ANC attivo, 36 ore con la custodia. Impressionante. Ti scordi quando li hai caricati.
Gli AirPods 4 si fermano a 6 ore con ANC attivo, circa 30 ore totali. Non male, ma meno. In compenso puoi ricaricarli in wireless, con MagSafe, o con il caricatore dell’Apple Watch.
I Beats si ricaricano solo via USB-C. Fine.
Se vuoi massima autonomia pura, Beats. Se vuoi flessibilità di ricarica e ti basta arrivare a sera, AirPods.
Compatibilità e piattaforme: i confini si notano

Apple lo fa sempre: con i suoi dispositivi, l’integrazione è perfetta. E con gli AirPods 4 è tutto automatico: accoppiamento, cambio dispositivo, comandi vocali, aggiornamenti. Ma appena li usi su Android, diventano solo degli auricolari Bluetooth.
I Beats Studio Buds Plus invece sono più democratici. L’app Beats su Android è completa, ti permette di accedere a molte funzioni. Non tutto, ma molto.
Se ti piace cambiare smartphone o sei in un ecosistema misto, i Beats sono una scelta più sicura.
Conclusione: e allora, chi ci ha convinto di più?
A essere sinceri, ci aspettavamo un pareggio. Ma dopo settimane di ascolti e test, i Beats Studio Buds Plus sono quelli che ci siamo ritrovati a usare di più. La cancellazione del rumore è superiore, la qualità audio è più coinvolgente, e l’autonomia ti toglie qualsiasi ansia.
Gli AirPods 4 sono più smart, più comodi, più “magici” con l’iPhone, ma quando entri nella metropolitana o vuoi sentire i bassi di un pezzo trap, ti manca quella forza che solo un auricolare in-ear può dare.
Se vuoi leggerezza, funzioni smart e ti muovi solo in ambienti tranquilli, AirPods. Ma se cerchi isolamento, musica vera e libertà d’uso anche su Android, Beats vince la partita. E senza neanche troppo sudare.


