Diciamolo: quando metti sul tavolo tre cuffie come Sony WH-1000XM5, Sennheiser Momentum 4 e Soundcore Space Q45, non ti aspetti che l’outsider economico possa davvero tenere testa ai giganti. E invece eccoci qui, a chiederci: è possibile avere tutto, spendendo meno?
Non stiamo parlando solo di prezzo. Ma di esperienza d’ascolto, comfort, funzioni smart, autonomia e qualità dei materiali. Tre modelli nati per utenti esigenti, ma con filosofie diverse. E il risultato non è affatto scontato.
Design e materiali: quando il minimalismo incontra la praticità

Sony WH-1000XM5 è elegante e sobria. Linee fluide, materiali riciclati, peso piuma. Al tatto è gradevole, anche se le plastiche possono sembrare un po’ delicate. Minimal, sì, ma con stile.
Sennheiser Momentum 4 ha un look più classico e ricco. Tessuto sulla fascia, struttura più rigida, dettagli in metallo. Solide, resistenti, ma anche più ingombranti. Si sente che sono costruite per durare, ma anche per farsi notare.
Le Soundcore Space Q45? Più “funzionali” che raffinate. Plastica opaca che trattiene un po’ le impronte, ma la struttura è pieghevole, le cerniere sono robuste e il case è più compatto. Meno belle da mostrare, ma più comode da portare.
Comfort: ore e ore senza accorgertene
Qui le Sony vincono a mani basse. Sono leggere, distribuiscono bene il peso, non stringono, non scaldano. Le puoi indossare un pomeriggio intero e dimenticartene.
Sennheiser è comoda, ma più fisica. Dopo un po’, si fa sentire la pressione. Se hai la testa larga o porti gli occhiali, potresti iniziare a muoverle. La qualità c’è, ma non sono per tutti.
Le Soundcore stanno nel mezzo. I padiglioni sono larghi, avvolgenti, ma la fascia superiore è poco imbottita. Se hai la testa rasata o sensibile, potresti sentirle di più col tempo. Però niente che rovini l’esperienza.
Autonomia: chi va più lontano?

Qui Sennheiser fa il vuoto: 60 ore con ANC attivo. È il doppio rispetto a molte rivali. Un viaggio intercontinentale andata e ritorno, senza ricarica.
Le Soundcore non scherzano: 50 ore con ANC attivo. E sono numeri reali, non promesse. Le Sony si fermano a 30. Buono, ma non stellare.
Se l’autonomia è un punto critico per te, le Q45 sono un compromesso perfetto: quasi come le Sennheiser, ma più leggere e portatili.
Qualità sonora: orecchio esigente o ascolto rilassato?
Sennheiser vince senza fatica. Suono neutro, dettagli cristallini, separazione perfetta tra strumenti. Se ami la musica in tutte le sue sfumature, sono il top.
Le Sony propongono un suono caldo e accogliente. Bassi pieni, medi morbidi, alti che non stancano. Perfette per chi ascolta tutto, senza voler analizzare ogni nota.
E le Soundcore? Sorprendono. I bassi ci sono, presenti ma controllati. Gli alti sono chiari, l’immagine stereo è ampia. E con il supporto LDAC, se usi Android, il salto di qualità è reale.
Non sono raffinate come Sennheiser, ma si avvicinano per dinamica e spazialità. E questo, per il prezzo, è incredibile.
Cancellazione attiva del rumore: Sony comanda ancora

Su questo punto, la WH-1000XM5 è ancora il riferimento. Cancella tutto, soprattutto le frequenze basse e medie. Lo fa in modo “silenzioso”, senza pressione auricolare. È ANC fatta bene, punto.
Sennheiser si difende bene. Non è così potente, ma il rumore sparisce quasi tutto. Il comfort sonoro resta alto.
Le Soundcore? Vicinissime. L’ANC non è “perfetta”, ma blocca moltissimo. E la cosa più interessante è che puoi regolarla su 5 livelli. Ti adatti tu all’ambiente, non il contrario.
Modalità trasparenza: chi ti fa sentire davvero l’esterno?
Qui le carte si rimescolano. Le Soundcore Space Q45 sorprendono: la modalità ambient è naturale, nitida, senza ritardi. Puoi parlare, ascoltare annunci, attraversare la strada senza togliere le cuffie.
Sennheiser è ok, ma un po’ ovattata. Si sente l’esterno, ma come se ci fosse una barriera.
Sony? Un po’ deludente. Suoni smorzati, poco volume, poco realismo. In un ufficio o in treno non è un problema. Ma all’aperto… sì.
App e funzioni smart: controllo a portata di dito
Sony ha l’app più matura. Profili, EQ, controllo posizione, pausa automatica. Tutto stabile, tutto fluido. Anche se è un po’ “vecchio stile” nell’interfaccia.
Sennheiser è chiara, pulita, efficace. Equalizzatore a 3 bande, aggiornamenti regolari. Meno opzioni, ma tutto funziona bene.
Soundcore? Una sorpresa anche qui. Equalizzatore completo, test uditivo personalizzato, controlli personalizzabili e regolazione fine dell’ANC. Se ti piace giocare con le impostazioni, questa è la più divertente.
Trasporto e praticità: un punto chiaro

Solo le Soundcore Space Q45 si piegano. Le infili nello zaino senza occupare mezzo mondo. Il case è compatto, solido, comodo.
Sony e Sennheiser non si piegano. Le prime restano fisse, le seconde si ruotano ma il case è grosso. Se ti muovi spesso, lo senti.
Conclusione: equilibrio vince su eccellenza
Le Sennheiser Momentum 4 sono le migliori per qualità sonora e autonomia. Ma sono più ingombranti, pesanti e meno portatili.
Le Sony WH-1000XM5 sono ancora le regine dell’ANC e della comodità. Ma l’autonomia è limitata, e la trasparenza delude.
Le Soundcore Space Q45? Stanno esattamente nel mezzo. Comode, suonano bene, hanno ottima ANC, eccellente autonomia, modalità trasparenza realistica, app intelligente e sono pure pieghevoli.
Non eccellono in tutto, ma non sbagliano niente. E in un confronto a tre, la cuffia che fa tutto bene vince sulla carta, e soprattutto nell’uso quotidiano.
Per chi cerca equilibrio, versatilità, e un prezzo più accessibile senza rinunciare alla qualità: le Q45 sono la scelta da fare.



